Divinità terrene: il culto della personalità

Il culto della personalità è un fenomeno affascinante e complesso che ha segnato la storia dell’umanità. Si tratta di un processo psicologico e sociale attraverso il quale un individuo viene elevato a uno status quasi divino, con i suoi seguaci disposti a tutto pur di seguirlo; questo fenomeno si manifesta in diverse forme e ambiti, dalla politica alla religione, dallo sport allo spettacolo.

Le radici del culto della personalità affondano nella psicologia umana. L’ammirazione per un leader carismatico, la ricerca di un senso di appartenenza e la necessità di una figura guida sono fattori che possono facilitare la nascita e lo sviluppo di questo fenomeno. Inoltre, l’uso strategico di strumenti di comunicazione e propaganda può amplificare l’impatto del culto della personalità sulla massa.

Gli idoli ci offrono un senso di appartenenza a un gruppo, un’identità condivisa; seguendo un cantante, un religioso o un politico, ci sentiamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi. In un mondo complesso e incerto, gli idoli ci offrono risposte semplici e rassicuranti; ci permettono di evitare di dover affrontare da soli le grandi domande della vita.

Il bisogno di idoli può avere sia aspetti positivi che negativi, da un lato può motivare le persone a impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi e a contribuire a un mondo migliore, dall’altro può portare a un’adesione acritica a ideologie e a una perdita di autonomia di pensiero.

L’umanità è da sempre affascinata dai leader, dalle figure carismatiche che ispirano e guidano le masse, ma quando l’ammirazione si trasforma in adorazione cieca, si rischia di scivolare nel pericoloso terreno del culto della personalità.

Mosca, Monsters of Rock, 1991 – circa 1,6 milioni di presenze

Il culto della personalità è un fenomeno psicologico e sociale in cui un individuo viene elevato a uno status quasi divino, con i suoi seguaci disposti a tutto pur di seguirlo, non è un fenomeno esclusivo della politica; anche nel mondo dello spettacolo e della religione si sono verificati casi eclatanti, basti pensare al culto che si è creato attorno a Elvis Presley o a figure religiose come Jim Jones.

E’ un fenomeno che trascende i confini della politica e della religione, estendendosi anche al mondo dello spettacolo, in particolare nella musica e nello sport. Sebbene possa sembrare meno intenso rispetto ai culti politici o religiosi, il legame tra fan e celebrità può assumere connotazioni simili, con l’artista o l’atleta che viene elevato a uno status quasi divino.

Nelle tradizioni religiose, la figura del leader spirituale, del profeta o della divinità stessa, è spesso oggetto di una devozione intensa e talvolta assoluta che tende a imporre un’unica interpretazione della fede, ciò limita la pluralità di interpretazioni e il dibattito. Molte religioni hanno divinità rappresentate in forma umana, con caratteristiche e attributi che possono essere idealizzati e divinizzati, nelle religioni greca e romana, gli dei erano raffigurati come esseri perfetti, con poteri straordinari e vite avventurose. Alcuni fondatori di religioni o figure storiche sono stati divinizzati nel corso del tempo, è il caso di Gesù Cristo nel cristianesimo, Buddha nel buddhismo e Maometto nell’islam; la loro vita e i loro insegnamenti sono diventati oggetto di venerazione e imitazione.

Nelle religioni che riconoscono la santità, le figure dei santi e dei martiri sono spesso oggetto di un culto particolare; si crede che questi individui abbiano raggiunto un grado di perfezione spirituale e che possano intercedere presso Dio a favore dei fedeli. Le reliquie, cioè oggetti legati alla vita di una figura religiosa, sono spesso venerate come oggetti sacri, si crede che esse possiedano un potere soprannaturale e siano in grado di operare miracoli. I pellegrinaggi verso luoghi santi sono un’altra espressione del culto della personalità e i fedeli si recano in questi luoghi per pregare, chiedere grazie e rafforzare la propria fede.

Il culto della personalità, sia esso politico o religioso, può avere profonde ripercussioni sulla libertà e, in alcuni casi, può sfociare in atti di violenza contro i dissidenti o contro gruppi considerati

2015 PAPA Filippine: battuto ogni record di presenze, sette milioni di persone alla messa con Francesco

nemici (pensiamo alle guerre tra religioni ad esempio).

  • La Chiesa cattolica durante l’Inquisizione: L’Inquisizione spagnola, sotto il nome della fede, perseguitò e torturò coloro che erano considerati eretici, limitando la libertà religiosa e intellettuale.
  • I regimi totalitari del XX secolo: Regimi come quello nazista e quello stalinista utilizzarono la religione come strumento di propaganda e controllo sociale, manipolando le fedi esistenti o creando nuove religioni di stato.

Il culto della personalità e l’omertà

In contesti dove si instaura un forte culto della personalità, spesso si crea un clima di omertà e di permissivismo verso i comportamenti del leader e dei membri; il senso di appartenenza al gruppo e la volontà di proteggerlo possono indurre i membri a tacere su comportamenti scorretti. Dinamiche psicologiche come la dissonanza cognitiva e la razionalizzazione possono portare i membri a giustificare i comportamenti devianti.

L’idealizzazione del leader e l’identificazione con i valori del gruppo possono rendere difficile ammettere che quest’ultimo possa essere coinvolto in attività illecite.

La presenza di un forte culto della personalità all’interno di alcune organizzazioni religiose ha contribuito a creare un clima di omertà e di protezione dei responsabili, la loro “divisa”, spesso considerata inviolabile e portatrice di valori morali assoluti, ha reso difficile per le vittime denunciare gli abusi subiti.

Anche nei gruppi politici è un fenomeno complesso, radicato in una serie di meccanismi psicologici e dinamiche di potere; il senso di appartenenza a un partito politico e la volontà di proteggerne l’immagine possono spingere i membri a tacere su comportamenti scorretti o illeciti dei colleghi. Nei regimi dittatoriali il leader viene presentato come una figura quasi divina, onnisciente e infallibile.

di Nicoletta Bortolozzo

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