Weekend incantato nel “Paese dipinto”

A pochi passi da casa, si svelano meraviglie artistiche che incantano l’anima

Guardia (TN): Un luogo magico, dove l’arte, la storia e la natura si incontrano, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile.

Con la primavera che bussa alle porte, la voglia di evadere dalla routine e immergersi nella bellezza fiorisce.
E quale modo migliore per farlo se non esplorando i tesori nascosti del Trentino-Alto Adige?

Hideo e Yumiko Sakata
Vita contadina, 2007
(foto APT TRENTINO)

Immaginatevi passeggiare tra i borghi medievali, dove le facciate delle case si trasformano in tele a cielo aperto.
I colori vivaci dei murales di Guardia (TN), risvegliati dalla luce primaverile, raccontano storie antiche e leggende affascinanti.

Immerso nell’incantevole cornice dell’Alpe Cimbra, a 980 metri di altitudine e a pochi chilometri da Folgaria, sorge Guardia, un pittoresco villaggio rurale di origine cimbra.

La sua storia, legata alla postazione di guardia a difesa del maestoso Castel Beseno, si fonde con un’anima artistica che lo ha trasformato in un vero e proprio museo a cielo aperto.

Un viaggio tra murales e tradizioni

Guardia è conosciuta come il “paese dipinto” grazie ai suoi straordinari murales, che adornano le facciate delle case e raccontano storie di vita, leggende e tradizioni locali. Un percorso di 35 opere d’arte, frutto di numerose rassegne di arte murale iniziate nel 1988, si snoda tra le vie del borgo, offrendo ai visitatori un’esperienza visiva e culturale unica. Murales multicolori fanno capolino da vecchie e nuove pareti lungo un itinerario tutto da scoprire!
Un itinerario che porta alla luce tradizioni, usi e costumi locali attraverso la pittura murale e l’interpretazione dei numerosi artisti che hanno realizzato le varie opere.
Passeggiando per le vie di Guardia, si possono ammirare murales di diversi stili e tecniche, che spaziano dalle rappresentazioni realistiche di scene di vita contadina alle interpretazioni simboliche di leggende locali. Ogni opera è un tassello di un mosaico che racconta l’identità di Guardia, un luogo dove l’arte si fonde con la storia e la cultura.

Il nome di Guardia è indissolubilmente legato all’appellativo di “Paese dipinto”, un titolo guadagnato grazie ai murales che adornano le facciate delle sue case. Queste opere d’arte costituiscono una vera e propria galleria all’aperto, dove si intrecciano le tradizioni, gli usi e i costumi del passato, le leggende locali, i momenti salienti della storia del paese e il suo legame con il maestoso Castel Beseno.

La ricchezza e la diversità dei murales hanno permesso di creare eventi di grande richiamo, come lo spettacolo “Nobile visita della corte di Osvaldo Trapp”, ideato dal Gruppo teatro persona nel 1994, che ha saputo collegare il feudatario di Castel Beseno al paese, antica postazione di vedetta.

La rinascita di Guardia: un progetto corale

Negli anni Ottanta del Novecento, un gruppo di visionari diede il via a un progetto di valorizzazione del paese, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti e di attrarre il turismo. Tra i protagonisti di questa rinascita, spicca la figura di Cirillo Grott, scultore, pittore e poeta, che seppe trasformare Guardia in un cenacolo artistico, attirando personalità di spicco del mondo dell’arte e della cultura.

Un ruolo fondamentale fu svolto anche da Antonio Zappador, poeta emiliano, che suggerì l’idea di realizzare i murales, ispirandosi alla tradizione del paese di Dozza, famoso per la Biennale del Muro Dipinto.

L’appoggio dell’Amministrazione comunale di Folgaria, in particolare dell’assessore alla cultura Giuliano Mittempergher, e della Cassa Rurale di Folgaria, fu determinante per la realizzazione del progetto. Anche gli abitanti di Guardia, attraverso il Gruppo Ricreativo Culturale “Guardia”, guidato da Cesare Fabbri, contribuirono attivamente alla promozione del paese.

Superando le resistenze: un successo condiviso

Nonostante le resistenze iniziali di alcuni abitanti, legati a una visione conservatrice, il progetto dei murales riuscì a concretizzarsi, trasformando Guardia in un simbolo di rinascita e di valorizzazione del territorio.
La scelta di Guardia come sede dei murales, rispetto a Nosellari, fu motivata dalla volontà di sostenere un paese che, a causa della sua posizione isolata, necessitava di un volano di sviluppo sociale ed economico.

Franca Giovannini sera d’inverno con castagne e vino, 1996 (foto APT TRENTINO)

Le rassegne d’arte: un crescendo di successo

La prima rassegna del 1988 vide la partecipazione di artisti del “Gruppo itinerante murales naïfs”, considerati gli “eredi di Ligabue”, e di artisti trentini di talento come Marco Bertoldi, Mariano Fracalossi e Renato Gozzer. Le rassegne successive, tenutesi nel 1991, 1994, 1997, 2001 e 2007, riscossero un crescente successo di pubblico, portando il numero totale dei murales a 35.

Nel corso degli anni, il Gruppo Ricreativo Culturale “Guardia” ha promosso anche interventi di restauro e conservazione dei murales, garantendo la loro fruizione nel tempo.

 

Guardia oggi: un patrimonio da ammirare

Oggi, Guardia si presenta come un borgo unico nel suo genere, dove l’arte popolare si fonde con la storia e la tradizione, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile. La scelta di decorare le facciate delle case si è rivelata vincente, trasformando Guardia in un museo a cielo aperto, dove l’arte diventa un messaggio di bellezza e di memoria condivisa.

L’anima di Cirillo Grott: un visionario per Guardia

Il merito di questa trasformazione artistica va a Cirillo Grott, pittore, scultore e poeta visionario che ha saputo riunire a Guardia artisti e intellettuali, dando vita a un progetto culturale ambizioso. Il suo intento era duplice: attrarre il turismo e preservare le antiche tradizioni cimbri, contrastando lo spopolamento e l’oblio del passato. Il paese ha dato i natali a Cirillo Grott, pittore, scultore e poeta. Le sue opere sono visibili presso l’atelier dell’artista.

VISITARE IL MUSEO GROTT: la casa natale di Cirillo Grott, trasformata in museo, ospita una mostra permanente delle sue opere.

Oltre i murales: un borgo da scoprire

Il borgo conserva il fascino dei villaggi cimbri, con le sue case in pietra, i vicoli stretti e le tradizioni secolari. Nei dintorni, si possono esplorare sentieri immersi nella natura, ammirare panorami mozzafiato e scoprire le testimonianze della storia locale, come il Castel Beseno.

CASTEL BESENO: UNA FORTEZZA MILLENARIA

Imponente e maestoso, Castel Beseno domina la Vallagarina dall’alto di un colle roccioso. La fortezza, una delle più grandi del Trentino, ha origini antichissime e ha svolto un ruolo strategico fondamentale nel corso dei secoli.
Il legame tra Castel Beseno e Guardia è profondo e radicato nella storia. Secondo la tradizione, il villaggio di Guardia trae origine dalla presenza di una postazione di guardia a servizio del castello, da cui il nome del paese.

LA CASCATA DELL’HOFENTOL

Il paese di Guardia è noto anche per la sua cascata, un emozionante salto d’acqua nascosto tra alte pareti di roccia. È facilmente raggiungibile dal paese, in circa 15 min. di cammino nel bosco. D’inverno la Cascata dell’Hofentol, appositamente illuminata, diventa un monumento di luci e ghiaccio.

COME RAGGIUNGERE GUARDIA

Guardia si raggiunge da Folgaria raggiungendo dapprima Serrada oppure direttamente dalla Val d’Adige prendendo la strada che da Calliano – Castel Beseno – sale in direzione Folgaria. Dopo circa 5 km si stacca sulla destra la strada che sale a Mezzomonte e a Guardia. Circa 10 km da Calliano, circa 20 km da Trento e circa 18 km da Rovereto.

ASSAGGIARE I PRODOTTI TIPICI:
la cucina cimbra offre sapori autentici e genuini.

MAGGIORI INFORMAZIONI: presso gli uffici APT 0464 724100 oppure inviando una mail a info@alpecimbra.it
Nel sito apt è disponibile anche una bellissima guida

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